Deuteronomio, 28:27, Astrazeneca


“Astrazeneca è il nome del Demone che giunge per proclamare l’Apocalisse”. Deuteronomio, versetto 20:1-15, Giosué.

Il prete si inchina davanti alla croce in legno di acacia con appeso un Gesù Cristo bianchissimo di giada e gli occhi azzurri. I lunghi capelli biondi, sapientemente intagliati, ricadono lungo il collo fino a congiungersi al sangue che scende dalle ferite che scendono dalla coroncina verde di alloro. Un’opera artistica di alta levatura e prestigio.
Il prete si alza e apre flebilmente le labbra per sussurrare: “Astrazeneca, astrazeneca…”.
Le fiamme delle candele si agitano violentate dalla leggera brezza che c’è nella chiesa, muovendo ombre e luci che si spostano lente e minacciose. Il prete ricade in ginocchio all’improvviso quasi frantumandosi le ossa al pavimento. “Astrazeneca, Astrazenecaaa!” Questa volta le sue parole diventano un urlo strozzato.
Fuori è quasi primavera. Gli usignoli cinguettano e svolazzano alle prime giornate di sole che si preannuncia più bollente e rosso del solito, probabilmente ribollisce la rabbia degli stessi Dei nel cielo dimenticato.
La TV è accesa e i titoli che scorrono sotto le labbra dell’avvenente giornalista bionda sono inequivocabili:
“Trasmetteremo l’Apocalisse in diretta TV e streaming su ogni canale raggiungibile! Non perdete la diretta perché non potremo ritrasmetterla!”.
Sono certo che non potranno ma mi sorge un dubbio. E se fosse una beffa o una truffa? E se in realtà non ci fosse mai stato nessun virus da combattere e ci avessero rinchiuso per tenerci sotto controllo? Dal canto mio non ci ho mai creduto più di tanto ma questa storia dell’Apocalisse è decisamente troppo.
Si stanno avverando i versetti del Deuteronomio che la preannunciava, ho il vecchio manoscritto trovato in una biblioteca qui vicino.

Il Demone dalle ali bianche e dorate spargerà il suo seme sul mondo nell’anno 2023. 
Lo chiamano “Astrazeneca” e verrà in pace. All’inizio fu chiamata così la cura contro l’epidemia. Quando si riuscì a sconfiggerla la si proclamò come il nuovo Dio da venerare e custodire, da pregare e a cui inginocchiarsi.
Ognuno a casa ha un’urna di ceramica e all’interno di ognuna di queste urne c’è la cenere di un amato morto a causa del virus Vicodin-17, un virus che distrugge le cellule cerebrali di chi viene contagiato. Assieme alla cenere c’è una fialetta di vetro con all’interno il liquido sacro. Il liquido Astrazeneca che è riuscito a curare milioni e milioni di persone adesso viene custodito e venerato proprio come una reliquia.
E’ la nuova croce di Dio. La nuova Arca dell’Alleanza.
Solo pochi coraggiosi e impavidi continuano ad entrare in quelle vecchie e fatiscenti dimore con le croci in cima ai loro tetti. Ormai non fanno più presa ai fanatici da anni e tutte le evitano poiché considerate tra i luoghi di maggiore contagio. Furono vietate per un lungo periodo di tempo. Sono state riaperte solo di recente e i preti sono disperati. Adesso sono tutti impazziti.

Astrazeneca deriva da un’antica lingua orientale. Il nome fu redatto nell’anno del Signore del 1913. E’ come l’Alfa e l’Omega, l’inizio e la fine, il buio e la luce, morte e vita. Astra e Zeneca. Astra è una stella della volta del cielo e Zeneca deriva da Seneca e ancora prima da un’antica divinità Incas chiamata Zeneca o Zenca che rappresenta il Dio che assorbe le energie degli uomini attraverso il sangue debilitando la psiche e la mente di ognuno rendendo le persone pallide e apatiche.

E’ con questo nome che ci hanno illusi. Ce l’hanno anche sbattuto in faccia tutti i giorni e noi abbiamo guardato e adorato ogni cosa che provenisse dai loro schermi e dalle loro voci. Eccesso di informazioni, e noi siamo assetati di informazione, ne siamo sempre stati dipendenti. Accendiamo un monitor e della sua luce ne ricaviamo delle overdosi. 
Mi dicono dalla regia che è così che si interpreta un “falso profeta”, “un demone”, “una setta”. E’ di uso comune infatti drogare i propri adepti per renderli mansueti e docili ma soprattutto dipendenti in modo che ogni cosa che sarà detta e che andrà anche contro i tuoi stessi interessi tu la farai ugualmente, persino cose come il suicidio o il suicidio di massa. Ci sono numerosi casi, tanti quanti i casi di Vicod-17.

Un parallelismo che inizia a fare paura a molti. Tutti coloro che si sono vaccinati in realtà hanno poi scelto il suicidio? E per quale ragione? E su questo che stanno indagando le agenzie segrete di tutto il mondo, i pochi sopravvissuti di queste agenzie immagino. Ormai siamo rimasti in pochi su questo pianeta completamente alla deriva negli spazi siderali. E ci attacchiamo alle robo-flebo. 

Nel frattempo stanno impalcando una nuova insegna davanti al mio palazzo nella grande City: Bronson & Bronson. All’inizio doveva essere: Johnson & Johnson poi hanno deciso di cambiare nome quando al vecchio presidente Bronson non è scoppiato l’occhio sinistro all’interno di una chiesa ed è schizzato con tutto il bulbo oculare e l’iride piena di follia fino a riempire lo stesso occhio di dio che osserva dall’alto l’operato umano dipinto sopra una volta. Nessuno sa se sia stato il virus o il vaccino a causare una tale tragedia.

La Chiesa sconvolta ha capito che quell’occhio è in realtà l’occhio di Astrazeneca. Il Papa è disperato nella sua casa e non apre più la finestra da anni, i fedeli ormai pregano solo Astrazeneca, altri sono disperati o al manicomio. Altri cattolici e cristiani hanno scelto la via del suicidio di massa e sono morti a milioni così. Miliardi. Alcune voci dicono che anche il Papa in realtà sia morto.
I vari sacerdoti sono tutti sotto cura da disturbo post traumatico da stress. Un raro disordine mentale che di solito nasce nei soldati sopravvissuti alle più devastanti guerre. La tensione e la paura di venire contagiati era divenuta talmente insopportabile durante le cerimonie religiose che i processanti non ce l’hanno fatta. Hanno perso il lume della ragione e della fede.
Hanno perso se stessi, come me e come te.

In realtà nessuno avrebbe potuto pensare che la stessa cura nascondeva in realtà il germe che avrebbe ucciso l’intera popolazione mondiale. Uno ad uno. Decimati.
Tutto iniziò con alcuni casi di trombosi in numerosi regioni dell’Europa, in realtà non erano trombosi ma suicidi. Ciò che le persone ignorano è che in quelle dannate fialette del Diavolo era stato inserito un gene recessivo mutante chiamato NARC23 che esattamente dopo 667 giorni dall’inoculazione colpisce direttamente i centri nervosi del cervello deputati a provare piacere: spegnendoli.

Gli uomini che ne vengono colpiti perdono ogni volontà alla vita e si lasciano andare alla loro sorte con la morte per loro stessa mano. L’autodistruzione che pratichiamo tutti i giorni anche noi quando ci facciamo del male. Quando ci neghiamo qualcosa di buono. Quando evitiamo di uscire o indossiamo la mascherina perché ce lo dicono gli altri. Stiamo facendo quello che vogliono gli altri, ci stiamo auto-distruggendo. E lo facciamo pensando che sia giusto. E’ quello che accade nelle sette sataniche. 

E tu vuoi farne parte o scappare? Sta a te decidere.

“Astrazeneca, astrazeneca…”. Il vecchio sacerdote sta strisciando sul pavimento lasciando scie di sangue con le ginocchia completamente scorticate. Non ha più né un dio né dei servitori e nemmeno se stesso. Sta morendo dissanguato.


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