Alcuni millenni dopo o molte centinaia di anni prima


Tu sei stata la mia assassina e io il tuo corpo, il corpo del reato.

Mi sono risvegliato il giorno dopo e no, non ho fatto e non mi sono sentito come Gesù. Ho aperto gli occhi o almeno è quello che ho creduto di fare ma in realtà ho aperto la mia visione sul mondo, forse con un altro modo e un altro mezzo per vedere.

“Ho visto cose che voi umani…” Dice il cyborg di Blade Runner. Ma le avrà viste davvero?

Mi sono alzato e ho camminato, o almeno ho creduto di camminare con i miei piedi e le mie gambe, ma forse erano altro. Sono scivolato sul pavimento come se fosse ghiaccio o qualcosa di molto, molto liscio. Tutto liscio come l’olio, ma sono stato un pesce fuor d’acqua.

Sapete cosa ho visto? Ho visto da lontano la Terra che rimpiccioliva fino a diventare un puntino luminoso e ho visto tutti voi, sì, ognuno di voi, qualunque persona del mondo, coloro che stanno leggendo queste memorie, li ho visti uno a uno in un attimo come se fossero dentro di me da sempre. Tutte. Il mio io non esisteva più. Io ero tutti voi e percepivo ogni cosa che voi possiate percepire in ogni attimo della vostra esistenza. Ho percepito i profumi, gli odori, le emozioni. Queste ultime sono state le più difficili da digerire a volte ma, anche le più aspre e sofferenti pian piano si sono snellite fino a diventare dolci e tenue come melodie, un suono, un pugno nello stomaco che rimbalza nell’aria. Il rumore dell’Universo, la sua vibrazione costante e infinita. Non ero solo, non lo siamo nessuno di noi, siamo un tutt’Uno. Siamo una cosa sola, pensiamo, quando siamo vivi sulla Terra ma sbagliamo, siamo ogni cosa perché poi non solo ho percepito ogni essere umano ma ogni creatura e ogni pianta e ogni singola roccia e granello di sabbia sulle spiagge. Ogni goccia degli oceani, dei mari, dei laghi e dei fiumi. Ogni respiro e molecola dell’aria, ogni scintilla di luce.

Clarissa mi ha ucciso e mi ha dato questo dono immenso. Adesso si sta disperando del suo gesto folle ma necessario, necessario per me e per lei perché adesso io sono anche lei e non posso non amarla come ama dio stesso, non so quale dio, ma una qualche intelligenza che governa le leggi del caos e quelle dell’ordine che forse, sono la medesima cosa che in Terra non capiamo. C’è un’unica legge qui, dopo la morte del corpo, un’unica coscienza che è piena di amore. La potete trovare anche voi da vivi. Potrei resuscitare se vorrei e ritrovandomi accanto al letto di Clarissa mentre dorme le sussurrerei all’orecchio il mio amore per lei, perché lei mi ha creato e io ho creato lei quando quel giorno l’ho vista sono io che l’ho voluta vedere e vedendola l’ho materializzata nella mia vita. Ti ho condotto nella mia vita Clarissa perché tu partecipassi a tutto questo anche perché non potevi fare altrimenti. Il tutto è tutto, non ci sono particolari da distinguere. Quando pensiamo che ci siano differenze e divisioni, sbarramenti e chiusure stiamo solo pensando con il nostro ego rinchiuso in un corpo di carne estremamente imperfetto come una macchina a cui basta un colpo o un cortocircuito del sangue che vi scorre per cadere a terra e non rialzarsi. Io, noi, siamo molto di più. Voi non lo potete immaginare se state leggendo ma presto lo proverete tutti. Non sono un santone o un mendicante in cerca di gloria. Io vi dico quello che c’è e basta, a me, non interessa. Io vivo di pace dopo la morte perché la morte non esiste, è solo come direste voi, un passaggio, un passo ulteriore. Poi si rinasce. Si muore. Si rinasce. Come nella vita… vera? E’ solo vita. Da qui io vi dico che è solo vita che c’è nell’Universo non può esserci morte di nessuno e di nessuna coscienza neanche quella di un fiorellino sconvolto da un temporale. Mio fiore. Clarissa mio petalo. Mio briciolo. Adesso tornerò a te e tu tornerai a me. Non ci sono contrari e diversi.

Apro la finestra, vedo la distesa immensa del mare e il cielo infinito. Sono io e sto per buttarmi. Perché lo so che non morirò. Lo siamo già tutti da tempo immemore così come da tempo immemore siamo sempre stati e saremo vivi.

Clarissa sei una bastarda. Hai voluto uccidermi per il tuo ego smisurato. Adesso tornerò e io ucciderò te. 

Questa lettera, che è solo nella tua mente, non verrà firmata.

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